MusicArte (3-4 anni)
PER I BAMBINI DAI 3 ai 4 ANNI
Ottobre – Novembre
MUSICARTE nei quattro ELEMENTI
(Terra, Aria, Fuoco, Acqua)
Dicembre – Gennaio
MUSICARTE nelle 4 STAGIONI
(Primavera, Estate, Autunno, Inverno)
12 Gennaio Mostra/Esibizione per le famiglie
All’interno dei laboratori la lezione si sviluppa nelle seguenti fasi: accoglienza e
conoscenza dei ragazzi; attività musicali e giochi di psico-motricità mirati alla coesione del
gruppo-classe; presentazione dell’artista su cui si lavorerà; una piccola parte narrativa;
laboratorio pratico con diverse tecniche grafico-pittoriche e manipolative. Al termine di ogni
lezione ci sarà uno spazio dedicato alla riflessione del gruppo sull’esperienza vissuta durante la
lezione. Nel percorso, dunque, vengono sempre proposte opere
d’arte di grandi artisti da vedere, immaginare, pensare, scoprire,
scomporre, esplorare… Le opere degli artisti sono qui proposte
come codici d’espressione, proposti per essere ri-utilizzati e rielaborati.
METODOLOGIA DIDATTICA: Il metodo di didattica dell’arte utilizzato è “giocare con l’arte” di
Bruno Munari: più che un metodo quello proposto da Munari è un modo di porsi e di proporsi
nei confronti dei bambini, basato sull’assenza di una strutturazione e sulla sperimentazione in
forma ludica di diverse tecniche grafico- pittoriche. A tale metodologia si associa quella della
Globalità dei Linguaggi che si basa sull’utilizzo dei diversi linguaggi artistici ( in particolare
quello sonoro-musicale, quello grafico-pittorico, figurativo, plastico, nonché il linguaggio del
corpo) come canale di comunicazione ed espressione, alternativo al linguaggio verbale. Inoltre
saranno utilizzati i principi della musicoterapia passiva (ascolti di suoni e brani dal mondo) e di
musicoterapia attiva che permetterà di esprimere e comunicare emozioni attraverso la
riproduzione di particolari suoni e ritmi. Da tale trasversalità metodologica deriva la fortuna e la
universale possibilità di attivazione dei laboratori che vi si ispirano, che dunque possono essere
applicati in contesti culturali molto differenti, facilitando l’integrazione, e la comunicazione. I
percorsi sono sempre diversi perché il lavoro è di continua sperimentazione e si adatta di volta
in volte alle diverse risposte ed esigenze dei bambini.