Yin yoga con Benedetta
Ogni lunedì dalle 20,30 alle 21,30
YIN YOGA
La parola Yoga deriva dalla radice sanscrita jug, che vuol dire giogo, legame, e si riferisce al concetto di unione e riequilibrio delle forze opposte.
Nell’Hatha yoga queste forze sono rappresentate dalle parole sanscrite ha (sole) e tha (luna).
Nella tradizione taoista cinese lo stesso concetto viene descritto con le parole yin (il lato in ombra della montagna) e yang (il lato al sole della montagna).
Yin e Yang sono termini relativi: ogni cosa è yin o yang solo se messa in relazione con qualcos’altro. Yin e Yang si generano a vicenda e, una volta generate, si controllano a vicenda. Tutto nell’universo è costantemente in uno stato di equilibrio o squilibrio tra queste due forze opposte.
La parte yang della nostra natura è la parte più attiva, più calda, più vicina alla superficie, più fluida, più focalizzata sul cambiamento e le sfide, la parte più maschile. A livello fisico yang sono ad esempio la nostra pelle e i nostri muscoli, ossia le parti legate per lo più al movimento e al cambiamento.
La parte yin si riferisce al nostro lato più femminile, alla nostra natura materna accogliente e compassionevole. Fisicamente yin sono, ad esempio, le ossa, articolazioni e il tessuto connettivo più profondo, ossia le parti più stabili e legate a cambiamenti molto lenti.
I vari stili di yoga praticati oggi sono per lo più dinamici, pratiche attive disegnate per lavorare solo su una metà del nostro corpo, quella legata all’aspetto muscolare, i tessuti yang.
Lo Yin Yoga ci permette di lavorare sull’altra metà (legamenti, articolazioni, il tessuto muscolare profondo, le ossa), favorendo l’apertura dei tessuti connettivi di supporto alle anche, a supporto del bacino e della colonna vertebrale in genere. La maggior parte delle asana sono praticate a terra e tenute a lungo, generalmente dai 3 ai 5 minuti, disegnando una pratica quieta e meditativa, di ascolto, resa, accettazione e conoscenza più profonda di noi stessi.